Formazione

Concluso il 35° corso di Formazione Permanente per Formatori

Un percorso di aggiornamento multidisciplinare, per una formazione all’altezza dei tempi presenti e futuri
  9 giugno 2020

Il 29 maggio 2020 si è concluso l’annuale corso di formazione permanente per Formatori vocazionali di vita consacrata, del clero diocesano e per animatori di comunità religiose, promosso dal Dicastero della Formazione della Congregazione salesiana in collaborazione con l'Istituto di Pedagogia vocazionale della Facoltà di Scienze dell’Educazione.

Il corso, che si prepara alla sua 36° edizione, è nato dall’esigenza di rispondere alla necessità di riqualificazione nella vita consacrata e nel clero diocesano per offrire una formazione integrale, spirituale e pedagogica a coloro che si impegnano e lavorano in questo ambito.

Nonostante i disagi causati dalla diffusione del Covid-19 e il  lockdown,  il percorso formativo si è svolto quasi regolarmente, riorganizzandolo per proseguire gli incontri on-line.

Tanta ricchezza multiculturale e carismatica: 65 i partecipanti iscritti a questa edizione, di 31 congregazioni maschili e femminili e 2 diocesani (dei quali uno di rito greco cattolico), provenienti da 34 nazionalità di tutti e cinque i continenti. Il desiderio di mettersi veramente in gioco, con fiducia e impegno, accogliendo le proposte degli insegnanti ha garantito un percorso di aggiornamento multidisciplinare che ha affrontato e approfondito a 360° tutte le dimensioni - spirituale, biblico/teologica, antropologica (psico-sociologico-culturale), ecclesiale/carismatica e pedagogico/esperienziale - indispensabili per formare consacrati/e e sacerdoti all’altezza dei tempi presenti e futuri.

Equilibrio. Un giovane funambolo che cerca di camminare su di una corda sospesa a mezz’aria è stata l’immagine che ha accompagnato i formatori lungo il percorso: “L’immagine dell’equilibrio ci aiuta a capire che il percorso formativo è un percorso verso la stabilità, ma inteso come ricerca costante di essa, attraverso la cura delle nostre emozioni e sensibilità”, ha sottolineato il direttore del corso don Carlo Maria Zanotti. Infatti, tra gli obbiettivi annunciati fin dall’inizio, c’era quello di riqualificare i formatori attraverso un lavoro su sé stessi con lo scopo di un autentico rinnovamento spirituale e aggiornamento pedagogico. Un corso di formazione permanente per ravvivare il dono della chiamata alla vita consacrata e sacerdotale.

Purtroppo i corsisti hanno dovuto rinunciare agli aspetti esperienziali che più caratterizzano questo corso di formazione (la settimana di fraternità, il pellegrinaggio ad Assisi e le visite a delle comunità formative e monastiche), ma ci si augura possano essere svolti - in totale sicurezza - nella prossima edizione di febbraio 2021.

Se i formatori «hanno come missione principale quella di trasmettere alle persone a loro affidate la bellezza della sequela del Signore» (Per vino nuovo in otri nuovi, 16), chi ha partecipato a questo corso può testimoniare con gioia che è proprio così, e questo si realizza soprattutto attraverso molti fratelli e sorelle, nella ricchezza dei carismi della Chiesa.

 

don Lorenzo Piola, sdb