«Questo periodo ci ha permesso di avere una conoscenza di base della lingua neogreca e della civiltà greco-ortodossa. Per ciò che riguarda il greco moderno, per chi, come noi, ha conoscenza del greco classico, lo studio è risultato relativamente facile, perché tante costruzioni nella sintassi sono uguali. L’alfabeto è lo stesso, però la pronuncia è diversa, come ad esempio il suono /i/ che può corrispondere a ι, η e υ, o ancora ad alcuni dittonghi (ει, οι, υι). Nonostante questa varietà, è stata una bella occasione per imparare ancora di più il greco e soprattutto per ascoltare il greco moderno e leggerlo senza grande difficoltà.