Successi accademici

Nove studenti della Facoltà ottengono il Baccalaureato

Ogni candidato ha dovuto superare una doppia prova, che consisteva nel presentare un lavoro scritto e nel dimostrare le competenze di base nelle discipline classiche
  4 luglio 2025

È giunto al termine il percorso triennale di Baccalaureato per gli studenti della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche, i quali nelle scorse settimane hanno affrontato le prove conclusive, segnando così il compimento di una tappa fondamentale della loro formazione accademica. Ogni candidato si è sottoposto all’esame De universa  in lingua greca e latina, dimostrando le competenze acquisite nel campo delle discipline classiche. Successivamente, ciascuno ha presentato e discusso il proprio elaborato davanti alla commissione accademica.

Il ciclo delle discussioni è stato inaugurato il 18 giugno dal candidato don Roman Kulyntsak, che ha analizzato il concetto di felicitas nel De beata vita di Agostino, sotto la guida del prof. Rosa Ramos. Nella stessa giornata, Mykola Pavliuk ha presentato il suo elaborato sul concetto di honestum nell’ambrosiano De officiis ministrorum.

Il 1° luglio ha visto protagonista don Didier Bineli Bineli, con un originale studio sul fondamento onto-fenomenologico dell’amicizia. È stato seguito dalla prof.ssa Freni. A seguire, don Patrick Kayamba Mutombo ha offerto una lettura fenomenologica dell’Antigone di Sofocle, mentre don Mikhael Nganga Slanique ha condotto un’analisi ermeneutica del libro IV dell’Eneide, soffermandosi sul rapporto tra amore e destino.

Il 2 luglio è stato il turno di Paolo Mirabelli, con un approfondimento sulle origini dello gnosticismo, da Basilide e Valentino fino alla risposta di Ireneo di Lione, sotto la guida del prof. Berno, specialista nella materia. Nella stessa giornata, Massimiliano Ferraris ha discusso il tema dei martiri soldati e del servizio militare nella Chiesa primitiva, accompagnato dal prof. Musoni. Don Philip Nggendo ha infine illustrato uno studio sull’uso del genere dialogico nell’antichità, mentre don Felicien Muanama Tshinzenze ha presentato un’analisi sulla verginità come virtù di auto-donazione al servizio di Dio negli scritti di Ambrogio.

Con queste difese pubbliche, la Facoltà celebra il traguardo raggiunto dagli studenti, augurando a ciascuno di loro un percorso di crescita e approfondimento continuo, sia nella prosecuzione degli studi sia nell’impegno pastorale e culturale che li attende.

 

 

[Lat] Finem tandem ad exoptatum pervenit curriculum studiorum triennale bacchalaureatus discipulorum Pontificii Instituti Altioris Latinitatis, qui hebdomadis modo exactis, suprema eluctati pericula universitaria, metam cursus academici haud ignobilem attigerunt. Candidatorum enim quisque, probationem passus De universa, quae appellatur, de Graecà Latinàque linguà, facultates, quarum circa sermones classicos sit compos factus, palam demonstravit. Singuli, deinde, suam dissertationem coram Consilio academico defenderunt.

Quae princeps fecit, die XVIII mensis Iunii, d. Romanus Kulyntsak, qui sensum felicitatis in sancti Augustini tractatu De beatà vità excussum enodavit, magistro Rosa Ramos moderante. Quem tum excepit Nicolaus Pavliuk, de sensu honesti in scripto sancti Ambrosii De officiis ministrorum sermocinatus.

Diem I mensis Iulii sibi primus vindicavit d. Desiderius Bineli Bineli, qui suum studium de fundamento amicitiae onto-phaenomenologico iudicibus exposuit, moderante magistrà Freni. Eum secutus est d. Patricius Kayamba Mutombo, Sophoclis Antigone secundum doctrinam phaenomenologicam ad unguem cribratà; d. Michael Nganga Slanique librum, vero, Aeneidos quartum more hermeneutico excussit, mente in necessitatem maxime conversà inter hominum amorem fatumque intercedentem.

Die II eiusdem mensis Paulus Mirabelli dissertationem defendit de religionis gnosticae originibus, a Basilide Valentinoque usque ad responsum Irenaei Lugdunensis, moderante professore Berno, utpote speciali huius disciplinae cultore. Eodem die, Maximilianus Ferrari sermonem de militibus martyribus necnon de militià apud primitivam Ecclesiam, ductu professoris Musoni, aggressus est. Postremo, d. Philippus Nggendo suum de usu colloquiorum apud antiquos studium illustravit; quem deinde excepit d. Felicianus Muanama Tshinzenze, qui virginitatem, quà sui ipsius in servitium Dei oblationis virtutem, in scriptis sancti Ambrogii enodavit.

His dissertationibus publice defensis, Facultas Litterarum Christianarum et Classicarum metam, quam attigere discipuli, simul celebrat salutatque, idque singulis, insuper, precatur, ne unquam semetipsos continenter excolere – et in studiis prosequendis et in muneribus, quae se manent, pastoralibus culturalibusque – absistant.

[Jacobus Rubini Latine interpretatus est]